C’era una volta una madonna con il bambino…

In casa Zecchini, a Molina, c’è sempre stata la statua di una Madonna con Bambino, ignorata da tutti, che placidamente e silenziosamente soggiornava con il suo manto di polvere sul marmo del cassettone in camera dello zio Marco, con scritta a mano sulla base una data, 1915.

Nessuno si è mai curato della sua presenza finché l’anno scorso è stato pubblicato un bel libro sulla storia dell’esodo in Boemia delle famiglie della Val di Ledro. Sfogliandolo a caccia di notizie e curiosità, ci siamo imbattute nella foto della Statua Miracolosa della Beata Vergine del Santuario di Svatà Hora……decisamente agghindata con vesti più raffinate e rivestita da una patina più brillante ma indubbiamente sorella gemella del nostro esemplare! E in effetti le cronache familiari raccontano che la famiglia della nonna Silvia Zecchini, durante il noto esilio in Boemia nell’infuriare della Prima Guerra Mondiale, fu profuga a Birkenberg, vicino a Pribram. I ledrensi della zone si incontravano spesso al Santuario di Svatà Hora per lenire un po’ la nostalgia di casa e per pregare a tutto tondo. Tale sito è un luogo di pellegrinaggio che si erge sulla collina sovrastante Pribram, a circa 60 km a sud-ovest di Praga.

Ed ecco quindi che la nostra statua è stata spolverata, restaurata (mancava la croce del copricapo del Bambin Gesù) e posta sulla sommità della stufa in salotto, in rispetto del lungo viaggio compiuto tra i pochi bagagli e le tante speranze dei profughi ledrensi, e ad assistere dall’alto alla nostra quotidianità, certamente più serena e meno travagliata e precaria della vita su cui ha vegliato nella lontana Boemia da cui è giunta.

Alessia

 

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