Nonno Mario, di famiglia benestante, completa gli studi ginnasiali a Trento (Arcivescovile). Parte da profugo per la Boemia e nel 1916 va soldato come Kaiserjaeger. Prima a Innnsbruck, poi a Vienna e in Galizia .
Al ritorno in valle riprende gli studi e si laurea in medicina a Bologna nel 1926; dopo esperienze di medico condotto a Roncegno, si specializza in radiologia sempre a Bologna nel 1932 con il prof. Gian Giuseppe Palmieri (condiscepolo il prof.Guerrino Lenarduzzi, poi ordinario all’Università di Padova).
Nel 1932, a Trento, presso l’ospedale S. Chiara, viene incaricato come assistente straordinario di dirigere il servizio autonomo di radiologia, il primo istituto del genere in provincia di Trento. L’anno successivo ne diventa primario.
Dal 1937 al 39 partecipa alla guerra di Spagna come direttore di una unità di radiologia militare col grado di tenente medico.
Al ritorno a Trento inizia la sua attività privata, prima all’ospedale S.Camillo, poi nel suo studio di via Oriola.
Persona generosa e di grande professionalità, il dott. Mario e la moglie Elda sono sempre stati a Trento un punto di riferimento per i compaesani della valle di Ledro, siano stati parenti o semplici conoscenti.
Al dott. Mrio tenete medico della riserva fu assegnato l’incarico di Direttore del Servizio Radiologico dell’Ospedale militare di Trento.
Molti ledrensi. richiamati alle armi, passarono da quell’ospedale e con l’aiuto del dott. Mario riuscirono ad avere esoneri e periodi di convalescenza. Numerosi scamparono così alla disastrosa campagna di Russia dalla quale molti non ritornarono.
Il dott. Mario morì giovane senza aver potuto conoscere i suoi nipoti. Nel 1995 per ricordare i 35 anni dalla sua scomparsa, i 21 nipoti si ritrovarono Molina alla fine delle vacanze estive in una cuginatache poi si ripeterà ogni anno, rinsaldando i vincoli di questa famiglia.
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